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JUNIORES - U.C. SOLBIATESE A.S.D.

Il Futuro è Roseo

Il futuro della Solbiatese poggia sui valori della propria Juniores: “Passione, amicizia e socialità”

Nonostante la retrocessione in Terza Categoria, la società gialloazzurra sa di poter attingere da un florido bacino: l’U19 è diventata una certezza del calcio varesotto, portavoce dell’Associazione “Un… due… tre… Alessio” La UC Solbiatese di Solbiate Olona è retrocessa in Terza Categoria dal Girone Z, ma il futuro della società gialloazzurra è più solido che mai e la dirigenza non può che sorridere di gioia nel guardare ai progressi della propria Juniores Provinciale, un più che ricco bacino cui attingere (come già fatto in stagione) per risollevarsi e, soprattutto, consentire ai propri ragazzi di crescere e maturare a livello sia calcistico che di vita.
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Il secondo posto raggiunto nel Girone B dall’U19 di mister Alfonso Casegna e del suo vice Igor Zanchelli assume ancor più valore se si considerano i pregressi di un gruppo nato quasi completamente da zero (pur con molti elementi provenienti dal Valle Olona) ma che ha saputo consolidarsi in fretta per porsi come certezza di tutto il mondo Solbiatese. “I complimenti vanno fatti in primo luogo alla società – ci racconta il collaboratore Emanuele De Bernardi – perché ha creduto fortemente in questo progetto e, attraverso anche uno sforzo economico, ha allestito questa squadra la scorsa estate. Abbiamo avuto qualche difficoltà all’inizio della stagione a causa di una preparazione che è entrata nel vivo solo nell’ultima settimana di agosto, e nelle prime giornate dovevamo smaltire i carichi, ma ben presto il lavoro dello staff e dei ragazzi ha pagato. In tal senso mi preme anche elogiare il lavoro svolto dai dirigenti Marcello Cerami e Simone Ruggirello; quest’ultimo, in particolare, è un ragazzo 2007 amico di tanti giocatori che si è messo a disposizione con passione e dedizione imparando in fretta da zero il mestiere di dirigente”.
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Due delle cinque sconfitte stagionali sono arrivate solo negli ultimi minuti contro il Gallarate, squadra che si è rivelata di ben altra categoria (e il +15 finale ne è una dimostrazione), e le nove vittorie consecutive con cui i gialloazzurri hanno chiuso il campionato rappresentano un biglietto da visita importantissimo per un futuro che è di fatto già presente. Mister Casegna, infatti, dall’inizio del girone di ritorno, ha ereditato anche la Prima Squadra in Seconda Categoria: malgrado le difficoltà, la Solbiatese è arrivata ad accarezzare la speranza playout e l’ha fatto anche grazie al contributo della propria Juniores. “Quando siamo arrivati qui – prosegue De Bernardi – ci era stata ribadita la volontà di far sì che l’Under19 fosse effettivamente un serbatoio cui la Prima Squadra potesse attingere. Non è stata una promessa vana e ha rappresentato qualcosa di davvero edificante per i ragazzi sul piano morale: quattro o cinque di loro saranno parte integrante del futuro team che competerà in Terza Categoria e la sinergia tra le parti rimarrà imprescindibile”.
Aspetto che certifica la più grande vittoria di casa Solbiatese: “Qui abbiamo trovato un ambiente davvero eccezionale. Tutti, dalla presidentessa Daniela Greco a ogni membro della società, fanno in modo che il calcio non sia visto solo a livello di risultati ma anche e soprattutto come crescita: a 18 anni è giusto che i ragazzi assaporino la voglia e il piacere di giocare a calcio. L’orgoglio più grande, ad esempio, è aver accolto elementi che pensavano addirittura di smettere, e che sono invece oggi i motori trainanti dello spogliatoio. la nostra rosa è quasi interamente composta da 2007, con giusto qualche 2006, mentre l’80% delle squadre avversarie avevano un blocco portante di 2006. Questa è una squadra di amici e metà di loro non sono ancora maggiorenni: il futuro è dalla loro parte”. E il futuro, a livello generale, è dalla parte della Solbiatese che con la propria Juniores gioca anche un’importantissima partita sociale. Come sponsor di maglia c’è infatti l’Associazione “Un… due… tre… Alessio”, un’organizzazione di volontariato fondata nel 2015 in ricordo di Alessio Di Bona (scomparso prematuramente a causa della leucemia) che non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale. L’Associazione, che è iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo settore, opera nel e per il dipartimento di oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: tra le attività principali accoglie e assiste i bambini e i ragazzi che con le loro famiglie devono trasferirsi a Roma per cure migliori e necessarie, mettendo a loro disposizione gratuitamente una casa affinché possano affrontare il periodo della malattia il più serenamente possibile. Oltre a questo, sostiene le attività scolastiche e ricreative, fondamentali nelle lunghe giornate di ospedale, per regalare ai bambini e ai ragazzi momenti di normalità e felicità; dona anche attrezzature necessarie per la diagnosi, la terapia, la cura al reparto e al laboratorio di ricerca, promuovendo attività di informazione e sensibilizzazione che riguardano il cancro pediatrico. L’Associazione, in un’ottica di sensibilizzazione del territorio e della comunità, ha scelto di rendere i ragazzi gialloazzurri protagonisti di una splendida iniziativa: abbracciando la mission di Un… due… tre… Alessio, la Solbiatese U19 ne è diventa il portavoce per eccellenza, cercando di arrivare al cuore di quante più persone possibili che, venendo a conoscenza delle attività della stessa, magari decideranno poi di supportarla.